Le parole. Quando mancano è insopportabile e mi viene voglia di scrivergli per dirgli di tornare.
sabato 24 aprile 2010
Un'altra vita
Fuori c'è un'aria strana. Un pò è distanza e un pò è senso di colpa. Ma non posso fare a meno che sia così. Passare il tempo a cadere nelle ovvietà, versarti del vino nel bicchiere mentre ti levi col borotalco le macchie dal pantalone. Le tue mani, sopra le mie, non riuscire a darti il corpo che vorresti. Eppure senza di te non è possibile. Ma un'altra vita sarà, oltre le lune e gli uragani, le tue mani, sopra le mie mani.
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Hai in te un caos perenne, la tua fortuna è saperlo rendere creativo e comunicativo. Forse è per questo che sprigioni un fascino giocoso e al tempo stesso sfuggente che, a quanto pare, fa vittime. Attenta a non diventare tu stessa vittima della tua meravigliosa confusione.
RispondiEliminaIl corpo e' un contenitore che puo' piu' o meno piacere.
RispondiEliminaIl corpo e' un oggetto per ciechi o per chi non ha sensi per vedere oltre.
Il corpo e' un elemento morto.
Lo si puo' disegnare.
Lo si può coprire come facciamo con i mobili.
Lo si può Trasfigurare.
Modellare.
Abbandonare.
Lasciare alla polvere.
...
A noi non interessa questo.
Noi guardiamo al suo interno e di quello ne gioiamo.
Noi cerchiamo anime non corpi.