sabato 24 aprile 2010

Un'altra vita

Fuori c'è un'aria strana. Un pò è distanza e un pò è senso di colpa. Ma non posso fare a meno che sia così. Passare il tempo a cadere nelle ovvietà, versarti del vino nel bicchiere mentre ti levi col borotalco le macchie dal pantalone. Le tue mani, sopra le mie, non riuscire a darti il corpo che vorresti. Eppure senza di te non è possibile. Ma un'altra vita sarà, oltre le lune e gli uragani, le tue mani, sopra le mie mani.

2 commenti:

  1. Hai in te un caos perenne, la tua fortuna è saperlo rendere creativo e comunicativo. Forse è per questo che sprigioni un fascino giocoso e al tempo stesso sfuggente che, a quanto pare, fa vittime. Attenta a non diventare tu stessa vittima della tua meravigliosa confusione.

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  2. Il corpo e' un contenitore che puo' piu' o meno piacere.
    Il corpo e' un oggetto per ciechi o per chi non ha sensi per vedere oltre.
    Il corpo e' un elemento morto.
    Lo si puo' disegnare.
    Lo si può coprire come facciamo con i mobili.
    Lo si può Trasfigurare.
    Modellare.
    Abbandonare.
    Lasciare alla polvere.
    ...
    A noi non interessa questo.
    Noi guardiamo al suo interno e di quello ne gioiamo.
    Noi cerchiamo anime non corpi.

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